martedì 5 luglio 2016

L'ascolto del broadcasting internazionale: il ricevitore

La scelta del ricevitore e l'installazione dell'antenna sono le prime esigenze dell'ascoltatore quando, visti i limiti di un ricevitore economico supereterodina da pochi euro con la sua antenna interna, si rende conto delle possibilità offerte dall'ascolto.

Per iniziare è già sufficiente un ricevitore commerciale da qualche decina di euro. Con una comune radio casalinga è già possibile ascoltare stazioni da tutta Europa sulle onde medie e le possibilità aumentano se l'apparecchio è provvisto di almeno una gamma di onde corte: una ricerca accurata e paziente vi permetterà di riconoscere stazioni da almeno una cinquantina di paesi diversi e certamente riceverete tutti i grandi organismi di radiodiffusione europei.

A questo punto cominciano le difficoltà: questo tipo di radio viene costruita essenzialmente per ricevere stazioni locali e quindi spesso si noterà l'impossibilità di attenuare le interferenze ed i disturbi. Inolte ci sarà una certa difficoltà nella sintonia nelle onde corte: piccoli spostamenti della manopola di sintonia corrisponderanno ad una grande escursione di frequenza.

La letteratura tecnica ed Internet portano moltissimi schemi di modifiche ai ricevitori commerciali per migliorarne le caratteristiche di selettività e sensibilità e per autocostruire dei circuiti elettronici "allargatori di banda", in modo da aver maggiore facilità di ricerca con una sintonia fine.

Le modifiche ai circuiti naturalmente richiedono un minimo di conoscenze tecniche e vengono attuate da tutti gli appassionati di radiotecnica o dai radioamatori in grado di farlo; l'ascoltatore inesperto di elettronica e montaggi circuitali potrà rivolgersi ad essi per consigli anche se la tendenza oggi è di affacciarsi al vasto mercato dell'elettronica per acquistare qualcosa di già costruito e funzionamente.

Vi è così una continua richiesta da parte degli appassionati SWL di consigli sull'acquisto di un "buon ricevitore". Si cercherà qui di dare alcuni consigli di base per una giusta scelta.

La copertura di frequenza è la prima cosa da valutare: deve coprire almeno le onde medie e le onde corte; le onde lunghe sono più difficili da ricevere e se non si usano particolari accorgimenti (antenna. accordatori e preamplificatori) l'ascolto potrebbe essere deludente. La gamma FM non è strettamente indispensabile, ci potrebbero essere sporadici ascolti di emittenti straniere dovute a riflessioni troposferiche o particolari condizioni di propagazione (meteoscatter, ecc.). Inoltre con l'affollamento della banda in Italia la ricezione di tali DX diviene alquanto difficoltosa.

Le onde medie possono offrire la sera e la notte inoltrata ascolti particolarmente interessanti, oltre all'Europa si possono ricevere, con una buona antenna, emissioni dall'America settentrionale e dall'Asia.

Particolare attenzione dovrà essere posta naturalmente sulle onde corte: la copertura dovrà essere continua e suddivisa in due, tre o quattro gamme oppure in sole gamme di radiodiffusione allargate, anche se quest'ultima opzione è un pò troppo limitante, viste le possibilità di ascolto fuori banda.

E´ importante che le gamme siano molto allargate in modo da avere sulla scala una risoluzione di almeno 10 - 20 kHz, attualmente le sintesi elettroniche oramai partono dai 5KHz nei ricevitori più economici fino ad arrivare ai 100Hz o meno in quelli professionali.

La seconda cosa da valutare sono le buone caretteristiche di sensibilità e di selettività del ricevitore. Attenzione però che una elevata sensibilità corrisponde anche a negativi effetti di intermodulazione, causati dalla presenza di segnali forti su canali adiacenti a quelli che vogliamo ricevere.

Importante terza cosa è la presenza di un connettore per antenna esterna ed eventualmente di una manopola per l'accordo di antenna, al fine di ottenere il massimo trasferimento di segnale al ricevitore e di attenuare eventuali interferenze.

I normali radioricevitori portatili sono alimentabili sia dalla rete che con batterie o alimentazione a bassa tensione esterna; in questo caso potrete facilmente fare ascolti anche da postazioni mobili, meno soggette ai disturbi locali e più aperte, quindi più favorevoli per il DX.

Quarto requisito indispensabile è la presenza dello strumento che indica l'intensità del segnale (S-meter). E´ utilissimo per la corretta sintonia di una portante e per una valutazione numerica dell'intensità del segnale ricevuto, richiesto da ogni rapporto di ricezione.

I vecchi ricevitori avevano anche un comando per la sintonia fine che permetteva di centrare perfettamente il segnale, ora è sostituito dai pulsanti di sintonia digitale (tastierino numerico per la digitazione della frequenza da ricevere); nei migliori apparecchi è previsto un dispositivo automatico per l'attenuazione dei disturbi impulsivi (noise limiter). Il costo di un apparato che risponda a tutte queste caratteristiche si aggira dai 200 ai 500 euro.

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